Lettera Aperta all’Assessore Provinciale alla sanità della Provincia Autonoma di Bolzano Martha Stocker

Gentile Assessore,

abbiamo appreso con molto piacere che il Comprensorio Sanitario di Bolzano già nel 2011 ha deciso di adottare la suite d’ufficio OpenOffice (poi aggiornata con
LibreOffice) su 2.500 postazioni introducendo il formato documentale ODF (Open Document Format) in pieno rispetto del Codice dell’Amministrazione Digitale, art. 52 comma 2 ed art. 68, che prevedono rispettivamente l’utilizzo di formati documentali aperti e l’obbligo per ogni pubblica amministrazione di dare priorità all’acquisizione di software libero. Per questo motivo nel 2012, grazie allo sforzo e impegno dimostrato, era stato assegnato al personale IT del Comprensorio il Free Software Award presso il TIS, massimo riconoscimento per chi sul territorio provinciale si sia impegnato nella diffusione e adozione di Software Libero.

Con altrettanto piacere abbiamo accolto l’accordo che fu siglato il 20 giugno 2013 da Provincia, Azienda Sanitaria e Consorzio dei Comuni per introdurre LibreOffice e il formato documentale ODF nella Pubblica amministrazione. L’introduzione di LibreOffice fu definita come un passo fondamentale nella strategia di software libero nella Pubblica amministrazione: avrebbe creato sinergia tra le istituzioni ed una infrastruttura comune a supporto dell’innovazione.

A questo punto, non capiamo perché, a distanza di 7 giorni dall’accordo, l’Azienda Sanitaria avesse deciso di procedere ad un affidamento diretto (in adesione ad accordo quadro/convenzione del valore di € 2.110.892,38) per la fornitura di licenze d’uso Microsoft Enterprise Agreement tra cui il prodotto Microsoft Office, in completo disaccordo con le misure di contenimento della spesa pubblica e della imminente Delibera n. 1301 del 02.09.2013 della Provincia Autonoma di Bolzano che avrebbe imposto a tutta la Provincia l’adozione di software libero e la rinuncia al rinnovo di licenze di software proprietario portando ad un risparmio di 500.000 euro già nel 2013 e di 1.000.000 di euro l’anno a partire dal 2014.

Con l’avvento della nuova giunta è stato rinnovato l’impegno del Presidente e dell’intera Giunta Provinciale ad adottare software libero al fine di stimolare l’innovazione sul territorio ed instaurare una reale condivisione di soluzioni tra pubbliche amministrazioni in sinergia con le aziende dando continuità alla Delibera n. 1301 del 02.09.2013 di cui sopra. Il consorzio dei Comuni ad oggi conta 4.000 installazioni di LibreOffice. La Provincia ha installato lo scorso anno e mantiene aggiornato LibreOffice su tutte le 7.000 postazioni e sta avviando il progetto di migrazione che comprenderà la comunicazione agli utenti, la formazione, l’adeguamento dei sistemi, la gestione della modulistica in formato ODF ed il supporto. Parteciperà inoltre, assieme agli altri enti pubblici, alla creazione di un centro di competenza LibreOffice che verrà guidato dal Free Software Center del TIS Innovation Park.

A inizio 2016 sarà disponibile anche LibreOffice Online, la versione web di LibreOffice che ciascun ente pubblico potrà installare nel proprio data-center
permettendo di governare consapevolmente, in quanto software libero, la complessità della gestione documentale con il pieno controllo del software installato. Non altrettanto si può dire della soluzione cloud offerta da Microsoft, la quale altro non farebbe che perpetrare il lock-in della Pubblica Amministrazione in soluzioni proprietarie e pertanto chiuse che sono nuovamente in disaccordo con il recente DDL 1577-B che all’art. 1 (Carta della Cittadinanza Digitale) richiama il rispetto, tra gli altri, del seguente principio: razionalizzare gli strumenti di coordinamento e collaborazione delle amministrazioni pubbliche al fine di conseguire obiettivi di ottimizzazione della spesa nei processi di digitalizzazione favorendo l’uso di software open source.

Per completare il quadro degli enti pubblici in Alto Adige, vorremmo conoscere lo stato del progetto di migrazione a LibreOffice dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, dalla quale non ci perviene alcun dato. Tali informazioni, oltre ad essere importanti per la comunità LibreOffice, serviranno per l’allineamento a livello di sistemi IT dei tre enti pubblici citati che operano in Alto Adige, per migliorarne la compatibilità, collaborare attivamente per ottimizzare le risorse e venire incontro alle esigenze dei cittadini.

Restiamo in attesa di una Sua cortese risposta pubblica e di un feedback relativo allo stato di avanzamento del progetto di migrazione a LibreOffice in Azienda Sanitaria.

Cordialmente, Associazione LibreItalia ONLUS