TDF e LibreOffice nel 2012
Il 2012 è stato un anno incredibile per The Document Foundation e LibreOffice, soprattutto in Italia. Infatti, dopo un anno di transizione in cui gli utenti – e in particolar modo le aziende – sono rimasti a guardare l’evoluzione di LibreOffice, anche perché le prime due versioni riflettevano l’enorme lavoro di pulizia del codice e quindi avevano qualche problema di troppo rispetto alle aspettative, a partire dall’annuncio della versione 3.5 – all’inizio di febbraio – anche in Italia sono iniziate le migrazioni verso LibreOffice sia da MS Office sia da OOo.
Ha iniziato la Regione Umbria, con la Provincia di Perugia e l’Azienda Sanitaria Locale di Perugia. Poi è stata la volta della Provincia di Bolzano, con l’Azienda Sanitaria Locale e il Consorzio dei Comuni. Poi è arrivata la Provincia di Milano.
Questa serie di migrazioni mi ha spinto da un lato ad accelerare i tempi della nascita di LibreItalia, prima come gruppo informale e poi come associazione (partiremo tra gennaio e febbraio), e dall’altro a presentare la candidatura di Milano per la LiboCon 2013 (dove siamo in lizza con Montreal in Canada).
Torniamo però a The Document Foundation e LibreOffice.
TDF ha iniziato il 2012 con una comunità di sviluppatori di 379 individui, nella maggior parte dei casi volontari, che ha continuato a crescere – mese dopo mese – e ha raggiunto i 567 sviluppatori intorno al 15 dicembre 2012 (320 attivi negli ultimi 12 mesi, il che significa che LibreOffice è il terzo software open source per il desktop dopo Chrome e Firefox).
All’inizio del 2012, The Document Foundation – un’organizzazione indipendente che nasce dalla comunità di OOo – è stata registrata a Berlino come fondazione di diritto germanico (o Stiftung) sotto la supervisione delle autorità tedesche (e le autorità tedesche quando parlano di supervisione non sono come le autorità italiane, e in questo caso nemmeno come quelle statunitensi del Delaware, dove basta un pubblico ufficiale per registrare una fondazione). La più vecchia tra le Stiftung risale al 1509, ma ce ne sono altre 250 che esistono da più di 500 anni (quindi, la stabilità non è un problema).
Una volta registrata, The Document Foundation ha immediatamente attratto nuovi sponsor e sostenitori: Intel e Lanedo sono entrate a far parte dell’Advisory Board, mentre Project LiMux (città di Monaco di Baviera) e MIMO (l’organizzazione del governo francese che ha la responsabilità delle migrazioni verso il software libero) sostengono attivamente il progetto.
Il ruolo di The Document Foundation e LibreOffice nell’ecosistema del software libero sono stati riconosciuti dal Primo Ministro francese Jean-Marc Ayrault in una circolare ufficiale indirizzata a tutti i membri del governo francese.
Nel 2012, The Document Foundation ha annunciato LibreOffice 3.4.5, LibreOffice 3.5, LibreOffice 3.5.1, LibreOffice 3.4.6, LibreOffice 3.5.2, LibreOffice 3.5.3, LibreOffice 3.5.4, LibreOffice 3.5.5, LibreOffice 3.6, LibreOffice 3.5.6, LibreOffice 3.6.1, LibreOffice 3.6.2, LibreOffice 3.5.7 e LibreOffice 3.6.3.
Inoltre, la comunità degli sviluppatori ha iniziato a lavorare su LibreOffice 4.0, che è in Beta 2 e verrà annunciato a febbraio 2013. LibreOffice 4.0 sarà una pietra miliare nello sviluppo, e la prima di una nuova generazione di suite libere per ufficio.
Per migliorare ulteriormente la qualità di LibreOffice 3.5, 3.6 e 4, la comunità degli esperti di QA (assicurazione della qualità) ha organizzato diverse sessioni di “caccia ai bug” durante il 2012 e una maratona di un’intera settimana durante dicembre 2012 (durante la quale sono stati individuati circa 500 bug).
La comunità di LibreOffice si è incontrata al FOSDEM di Bruxelles, al LinuxTag di Berlino, alla LibreOffice Conference sempre a Berlino, e ad Amburgo e Monaco di Baviera per le Hackfest (durante le quali il sottoscritto cucina la pasta). Inoltre, hackfest a livello locale sono state organizzate in Olanda e Brasile, e i volontari di LibreOffice hanno partecipato a diversi eventi in giro per il mondo.
Nel febbraio del 2012, TDF ha lanciato la pagina Ask di LibreOffice (dove ci sono oltre 2.500 risposte a domande di ogni tipo), e la versione Windows di LibreOffice è entrata nell’Intel AppUp Center per gli utenti di UltraBook, notebook e netbook.
Nel settembre del 2012, TDF è diventata membro del consorzio OASIS (Organisation for the Advancement of Standards in Information Society). Alla fine dello stesso mese, i membri di The Document Foundation hanno eletto il nuovo Membership Committee: cinque titolari – Sophie Gautier, Fridrich Štrba (Chairman, SUSE), Eike Rathke (RedHat), Cor Nouws e Jean Weber – e due supplenti – Simon Phipps and Leif Lodahl.
LibreOffice è stata nominata Free Office Suite of the Year 2011 da LinuxQuestions, e Best Office Suite 2012 da Linux Journal (in entrambi i casi, con almeno il 70% dei voti degli utenti). In Brasile, LibreOffice ha ricevuto il “Technology for Citizens Award” dalla città di Guarulhos (Rio de Janeiro).
The Document Foundation ha anche annunciato il Programma di Certificazione per LibreOffice, e il primo gruppo di sviluppatori certificati. Nel 2013, il programma verrà esteso ai professionisti attivi nelle migrazioni e nella formazione, e successivamente a quelli attivi nel supporto di Livello 1 e 2.
Per concludere, durante il 2012 moltissime organizzazioni private e pubbliche hanno annunciato la migrazione a LibreOffice: diversi ministeri francesi (500.000 desktop), la città di Monaco di Baviera in Germania (15.000 desktop), diverse strutture a Copenhagen in Danimarca, Vieira do Minho in Portogallo, Limerick in Irlanda, Grygov nella Repubblica Ceca, Las Palmas in Spagna, la City of Largo in Florida, la municipalità di Pilea-Hortiatis in Grecia, e il Public Library System di Chicago.
Tutto questo ha portato a una crescita significativa dei download, ma soprattutto degli utenti unici di LibreOffice: infatti, siamo passati da 200.000 IP unici alla settimana a gennaio 2012 a 600.000 IP unici alla settimana a dicembre 2012.
Guardando al 2013, The Document Foundation è pronta per affrontare qualsiasi sfida, e superare la concorrenza non solo con un prodotto migliore ma anche con la creazione di un ecosistema diverso – e migliore – per le suite libere per ufficio.
Chromium è open source – http://www.ohloh.net/p/chrome – e il codice sorgente è lo stesso di Google Chrome.
Buon anno, allora! Che il 2013 sia però ancora migliore.
Ora che ci penso, però, c’è qualcosa che non mi quadra: Chrome non è open source 😉
Che fantastico inizio anno! Complimenti e auguri per il prossimo anno!